RecensioniSchirinàLA CHIUSA DI CARLO di Giuseppe Schirinà

In un palazzo settecentesco, nella Sicilia sud-orientale, dimora il barone Vincenzo Di Frau, insieme alla moglie, donna Nelly e ai due figli Carlo e Cettina. Nello stesso palazzo, oltre alla servitù, vive Saro, nato da una relazione del fratello del barone con una contadina; il barone, per una promessa fatta al fratello, morto durante la grande guerra, lo tiene sotto la sua custodia. Tra Carlo e Saro non si è mai instaurato un buon rapporto, infatti, il figlio del barone fa prevalere la sua posizione di padrone, mantiene un atteggiamento sprezzante nei confronti di Saro, lo tratta con astio e freddezza, ritenendolo un intruso ma soprattutto un rivale. La rottura definitiva, avviene a causa di una donna, che porta la disputa a conseguenze tragiche. Dopo quegli avvenimenti, Saro decide di partire per il Sud America in cerca di fortuna. Tenace e intraprendente, riesce a raggiungere il suo scopo: fare soldi in qualsiasi modo. L’opportunità gli si presenta quando viene assunto come autista da un’azienda malavitosa. Trascorsi diversi anni, ormai ricco e facoltoso industriale, Saro conosce un giovane ingegnere, in visita nella sua industria per apprendere il progresso nel settore chimico. La scoperta, che l’ingegnere era suo compaesano, lo riporta con la memoria negli anni della sua gioventù e pertanto decide, insieme alla sua giovane figlia, di ritornare al suo paese per rivivere il suo passato.
Il tema del romanzo, dal sapore verghiano, analizza il contesto storico, sociale e culturale del popolo siciliano. Il rapporto di sudditanza, un tempo verso nobili, mezzadri e briganti, oggi con i potenti di turno, sottomettendoli ad una cultura di servilismo e rassegnazione. Questi concetti, vengono espressi dall’autore con un linguaggio appropriato, con uno stile descrittivo e fluido facendo prevalere la dimensione spaziale ed emotiva, riesce a cogliere la realtà facendo entrare in gioco tutti i canali sensoriali.

Ettore Spataro
Siracusa 21 dicembre 2013

 

Giuseppe Schirinà, La chiusa di Carlo, 1984, 8°, pp. 288,  10,00
Libreria Editrice Urso, Collana "Mneme" n. 4 acquista

JORGE SAGARIA CI SCRIVE COL CUORE DALL'ARGENTINA

Dalla fine del 1999 come Libreria Editice Urso operiamo online, oltre che nella nostra libreria e nel territorio, senza limiti espressivi e senza preferenze formali.
Da allora, si può dire dai primordi di internet – e da quando ancora non c'era Facebook – per questa nuova potenzialità dei mezzi di comunicazione, ci è sempre piaciuto operare culturalmente tra i continenti, ricercando sempre senso e qualità...
Non avremmo potuto farlo se non avessimo aggiunto amici a quelli preziosi che già avevamo.
Grazie a quanti sempre più nel tempo si interrelazionano con noi


Ultreia, suseia!
Francesco Urso

albero

RICEVUTO Querido Ciccio y flia.
Un año más y van 13 desde que nos conocimos en Avola
Desde entonces hasta hoy, todas las semanas entras a mi casa con tus novedades literarias.
Para mí es mucho más que eso, es la forma de tener bien cerca noticias de la patria lejana de mis nonnos.
Cuando los años pasan y nos ponemos viejos, vienen a la memoria los recuerdos de la niñez y entonces recordamos con nostalgia, la emoción de los emigrantes cuando recibían una carta de Italia
Por los buenos momentos que me ofreces, te agradezco mucho. Me haces sentir un Avolese in Argentina.
Feliz Navidad Amigos!!!!!!!! y 2014 en Paz y Prosperidad!!!


Jorge Sagaria

(Caro Ciccio e famiglia.
Con quest'anno in più sono tredici gli anni da quando ci siamo incontrati a Avola.
Da quel giorno, ogni settimana vieni a casa mia con i tuoi nuovi libri.
Per me è molto di più, è il modo per avere buone notizie sul mio nonno dalla patria lontana.
Mentre gli anni passano e si invecchia, vengono alla mente ricordi d'infanzia e ricordare con nostalgia l'emozione dei migranti quando hanno ricevuto una lettera da Italia
Per i bei tempi che mi offrite, lo apprezzo.
Mi fai sentire un Avolese in Argentina.
Merry Christmas Friends! e pace e prosperità nel 2014!!!


Jorge Sagaria
(13 dicembre 2013 )

INTERVENTI DI AMICI, IN RISPOSTA

Hola Jorge yo encontré mis raíces hace 11 años de la mano de Ciccio una gran persona y un gran amigo. Yo también me siento un Avolese viviendo en el Friuli siempre le digo a mi mujer si un día llego a la pensión me voy a vivir a Avola a terminar los días en esta tierra. No se decirte cual es el sentimiento que nos une a una tierra que casi no conocemos será algo.

Carlos Artale

mailing listLEGGI le precedenti news

mailing list iscriviti alla Mailing List

 

Urso-Avola

 

SEGNALA il nostro sito

il nostro sito



Torna su...